Lasciamo l'auto a Gardone Valtrompia in via Santa Maria (possibilità di parcheggio nelle vicinanze), dove troviamo una bacheca informativa e un palo segnaletico.
Ci incamminiamo per la ripida strada con vista su Gardone VT e la bella chiesa di San Rocco, superate le ultime case si inzia a percorrere quel che resta di un'antica mulattiera, che un tempo metteva in comunicazione la Valle Trompia con i paesi del Sebino.
Arriviamo dopo circa 20 minuti ad una santella "Santèl de Pusole" , proseguendo nel fitto bosco ignoriamo due deviazioni a sinistra e giungiamo alla località Paule di Sopra, con una grande cascina posta al centro di un prato.
Ora la mulattiera si stringe e si fa più sassosa per poi diventare una comoda stradina sterrata / cementata che seguiamo diritti e, dopo aver passato una cascina sulla cui facciata sono dipinte due ragazze, ci fa arrivare in circa un'ora di cammino nella verde località di Domaro ( 804 m.), conosciuta dai geologi per la sua roccia calcarea ricca di ammoniti; in zona sono inoltre presenti delle postazioni di contraerea della Grande Guerra.
Lasciata a destra l'antica cascina con chiesetta, si arriva al bivio con la strada che sale da Gombio; teniamo la destra seguendo le indicazioni e, proseguendo sulla comoda strada, arriviamo in località Cucca ( 875 m.), passiamo poi sotto la Palazzina, un'antica costruzione con torricelle.
Poco dopo la strada lascia posto ad un largo sentiero tramite il quale si arriva alla trattoria Santa Maria, dove passa il Sentiero 3V; seguendo quest'ultimo, in pochi minuti si sale alla bella chiesetta di Santa Maria del Giogo ( 968 m.).
Adagiata su un verde prato, da lì il panorama è ampio e spazia dal Lago d'Iseo alle montagne bergamasche fino al Monte Rosa.
Visualizza il tracciato sul sito del CAI Valtrompia.
Difficoltà E Escursionistico
Lunghezza
Dislivello 636 m.
Tempo di percorrenza 2 h
Prima di mettervi in
cammino vi invitiamo a informarvi in modo adeguato, contattando la
Sezione CAI o il Comune di riferimento, per chiarimenti a proposito
della difficoltà e dello stato del sentiero, così come su attrezzature e
comportamenti adeguati da mantenere lungo la percorrenza.
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Foto: Staff CosedaFare