Il Parco storico delle Fucine sorge nel territorio di Casto, che si sviluppò come agglomerato di fucine e abitazioni per coloro che erano dediti alla lavorazione del ferro. La Valle di Alone, dove si trova Casto, ne contava ben 35 nel XVII secolo e tale ricchezza era dovuta alla presenza dell'acqua, il torrente Nozza e derivati, che permetteva il movimento dei pesanti magli che battevano il ferro e consentiva di ricavare l'aria necessaria ad attizzare il carbone della fucina. Questo meccanismo, detto tina de l'ora, consisteva nell'incanalare l'acqua in un tubo verticale collegato ad un recipiente di roccia; l'acqua, cadendo sulla roccia, andava a generare una pressione d'aria che alimentava il fuoco.